sabato 18 agosto 2012

Perchè Sanremo è Sanremo

Si fa presto a dire Sanremo. Città dei fiori, della musica e del Casino'. Si una volta.
Oggi i fiori li importiamo dall'Olanda, la musica da Maria de Filippi e per quanto riguarda il Casinò, ci pensano i video poker.
A prima vista il turismo sanremese appare vecchio. E non è un riferimento alla clientela che abitualmente viene a svernare qui nei mesi freddi per risparmiare sul riscaldamento, ma alle strutture della riviera, aggiornate al tempo degli Zar.
Ad una seconda vista ci si accorge invece che, uscendo alle ore giuste e andando nei posti giusti, c'è vita in questa città. E non solo durante la settimana del festival, in cui chiunque, dalle vicine vallate, e forse anche dal proprio tumulo, esce di casa per riversarsi nella Via dell'Ariston.
Durante il resto dell'anno cosa fanno le persone?
Partiamo dal tasso di longevità della provincia di Imperia, che risulta essere uno dei più alti d'Italia. Aggiungiamo poi' il tasso di natalità, che risulta essere il più basso d'Italia. Otterremo un'alta percentuale di terzetagisti che soggiornando nella città dei fiori, possono vagliare un ampio ventaglio di scelte: il Casinò, la più gettonata, dove si trovano nostalgici abbracciati a vecchie slot machines, di quelli che se provi solo ad incrociare la loro traiettoria per tentare la fortuna ti fulminano. Controllare i cantieri dei lavori pubblici, che non mancano mai, è un altro grande intrattenimento della città. Come non citare infine uno dei passatempi preferiti dei nostri ospiti: sedersi sui bordi della fontana in Piazza Colombo, per verificare se effettivamente i vigili procederanno a fare la multa. Si perchè il Sindaco ha posto il divieto di seduta.
Le serate dei giovani invece, non puntano sulla quantità, ma sulla qualità. Il più grande, conosciuto, mondano, nonché unico, punto di riferimento è Piazza Bresca.
Fino a qualche decennio fa evitata come la peste, in quanto zona semi abbandonata di ex pescatori, frequentata da spaccini di infimo livello, ultimamente è stata valorizzata con locali per aperitivi di una certa classe, ristoranti da vip (nel senso che vengono frequentati dai cantanti durante il festival) ed anche gli spacciatori sono diventati più raffinati. Ubicata in pieno centro, a pochi metri dal mare, Piazza Bresca è effettivamente “qualcosa di buono”. Centro nevralgico del gossip sanremese, unisce l'utile al dilettevole: dilettevole nel senso che vi sono dislocati i migliori bar e ristoranti di Sanremo. Utile nel senso che, in tema con la politica ligure, sono tutti li e non è necessario nemmeno prendere l'auto per passare una serata dall'aperitivo al dopocena. E il tutto in 50 metri quadrati di piazza.
E questa è la Sanremo che non piace, quella che non dovrebbe essere e quella da cui tanti ragazzi fuggono per cercare non solo qualcosa di meglio, ma soprattutto qualcosa.
Ma è anche la Sanremo in cui tutti quelli che sono andati via, tornano, perchè non possono starne lontani per troppo tempo. La città di Calvino e del Barone Rampante. La città che ha salutato per ultimo Tenco.
Ma questa è un'altra storia.

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